giovedì 23 febbraio 2012

Il Cervello di mamma e papà

Alessandra, 29 anni, musicista ed insegnante
Sono mamma da 3 mesi, e questa è probabilmente la credenzialità più rilevante del mio C. V.
Non perchè il resto non valga nulla, anzi, ma perchè dalla gravidanza in poi sono maturata più che in tutta la mia vita.
Anni di studi con ottimi risultati, concerti portandomi la mia arpa a destra e sinistra, situazioni di stress e forte impegno superate al meglio, classi e classi di allievi anche piccolissimi a cui fare amare la musica e soprattutto far comprendere giocando concetti anche difficili…e poi? Poi il resto del tempo lo passavo a sentirmi dire di fare figli il più tardi possibile, che poi col mio lavoro non ce l’avrei più fatta e mi sarei rovinata…NON CI HO MAI CREDUTO!
Anzi, se ho aspettato 29 anni è stato solo perchè io e mio marito abbiamo aspettato un pelo di stabilità economica in più, ma ne ero sicura, un figlio non mi avrebbe ostacolata, bensì dato nuova vita.
Così è stato, sia per me che per mio marito: ogni giorno, anche se incasinato, difficile, lungo e faticoso, è affrontato con un sorriso e dedicato alla nostra piccola e profumata creatura.
Stefano ci ha dato nuova speranza per il futuro, nuova energia e coraggio, creatività ed intraprendenza…grazie a lui mio marito si lancia nell’aprire un’azienda (suo sogno da sempre) e io ho ritrovato stimolo nei miei mille impegni quotidiani, che con un po’ di impegno e flessibilità si incastrano perfettamente con un figlio!
Viva i figli, viva i genitori pensanti e viva la vita !


Così ho lasciato il mio CV sul blog di Genitori crescono, per aderire all'iniziativa Il Cervello di mamma e papà.
Ma quante volte ho pensato " Perchè se si è incinte o si hanno dei figli, nella società moderna bisogna quasi vergognarsi, nasconderlo, come se fosse un oltraggio alla voglia di lavorare ??" Non si fa altro che sentirsi dire che i figli sono un problema, che ti impediscono di lavorare, di essere "normale", ma stiamo scherzando?????
I figli sono un dono, un immenso dono per ciascuno di noi e per la società intera. Se arrivano, che siano cercati o meno, bisogna accoglierli con amore e coltivarli come dei germogli teneri e fragili che diventeranno alberi forti e robusti, in grado di sostenere con le loro radici le sorti del mondo. No, non esagero. Sono l'investimento che facciamo per il futuro, sono la vita!
Come si può rifiutare un lavoro ad un genitore perchè avrà poco tempo per l'azienda? Questo dovrebbe essere considerato alla pari di un reato contro l'umanità.
Dal mio canto non ho mai creduto che dei figli mi avrebbero rovinato la vita e infatti ora che ho un cucciolotto di 3 mesi ne ho la conferma: i figli la vita te la migliorano !
Certo, è un impegno che deve essere affrontato con serietà, ma con la giusta organizzazione un genitore troverà spazio per le proprie aspirazioni, per il proprio lavoro, la propria vita e quella dei figli, da cui sarà solo arricchito. 
I figli donano nuova gioia di vivere, flessibilità, altruismo, nuovi occhi sul mondo per vedere ciò che un adulto non riesce più a vedere, insomma, i figli sono ossigeno per i cervelli !

sabato 18 febbraio 2012

Ninna nanna ninna o ...

Poco prima che Stefano, Steve per gli amici, nascesse mi sono fatta un bel ripassino di ninne nanne perché non me ne ricordavo una sola !!!
Non ne ho avuto granché bisogno...devo dire che in questi 3 mesi assieme si è sempre comportato come un ometto.
Il mio piccolo grande ometto, che non ha poi così tanto destabilizzato il sonno della famiglia !
Prime settimane sempre a dormire, anche in mezzo alle cannonate lui non avrebbe fatto una piega, apriva gli occhi solo per mangiare. Devo dire, inizialmente, anche spesso!
Giorno e notte, due ore al massimo di sonno e poi, pappa !!
Ma la notte crollava addormetato subito dopo essersi sentito sazio, e la mamma poteva ri-crollare di sasso nel suo letto, in un sonno più o meno profondo, ma sempre con un'antenna alzata. Una strana sensazione quella di dormire e non dormire contemporaneamente ...  insomma, va bene riposarsi, ma non si sa mai ! E se poi non lo sento che si sveglia??
Ovvio, sono i pensieri che si hanno per il primo figlio, perché poi capisci che lo senti se si sveglia, oh se lo senti!
Per proseguire con la descrizione del sonno del pupo e della mamma diciamo che passate le prime due settimane...sorpresa ! Il pupo ha capito il giro giusto del giorno e della notte.
E vai ! Lo spauracchio di tutte le mamme e i racconti di tutte le signore che incontravo per strada, della serie "Attenzione eh,  mi raccomando, che se inverte il giorno con la notte sono guai !" erano stati sconfitti !!
Complice "Il linguaggio segreto dei neonati" di Tracy Hogg che, con il suo metodo e.a.s.y., risolve secondo me davvero bene (e in modo semplice, appunto) alcuni problemi difronte a cui ci si trova con la nascita di un bebé, ho sin da subito cercato di farlo riposare anche in mezzo al rumore (ovvio, non eccessivo, ma il semplice rumore domestico) di giorno, e nel silenzio di notte.
Un successone !
Non ha abolito le poppate notturne, questo no, probabilmente il suo fisico gli dice che deve nutrirsi comunque (vuoi per fame o per sete), ma ha iniziato poco per volta ad allungare le ore di sonno.
Ciò che ancora più mi da soddisfazione è la fase dell'addormentamento.
Anche se senza un orario precisissimo, diciamo basculante tra le 9 e le 11 di sera, abbiamo instaurato un rito, che ha funzionato più di mille ninne nanne.
Bagnetto caldo con mamma e papà e coccole (e lì riversa le sue ultime energie e inizia a rilassarsi), poi ultima poppata (e si sazia e continua a rilassarsi tanto che a volte lo stacco che già dorme) e a letto con uno splendido cd (che spesso ha cullato anche il nostro sonno). Dalla fase della pappa in poi il tutto rigorosamente già nella stanza, con lucina soffusa e voci basse.
Da lì in poi per noi la pace è assicurata almeno fino alle 4,00 ora della poppata notturna, e poi fino alle 8 se non devo svegliarlo prima per uscire.
Vi dico, per me, che ero pronte a giorni e giorni insonni, occhiaie dure a levarsi, pianti notturni, mal di testa cronici ... una poesia !Nemmeno o dovuto cacciare il marito sul divano...ah, si già, nel racconto sul sonno della famiglia c'è anche lui, il marito!
Ma sarò breve: ha continuato a ronfare come prima !( In fondo ogni giorno ci porta la pagnotta a casa, e lasciamolo dormire, vah ...).
Con questo Post partecipo al blog storming



martedì 14 febbraio 2012

Amarsi ...


Con questo titolo mieloso, che sa di soap opera sudamericana strappalacrime ... festeggio San Valentino !!
Non perchè il mio amore sia così sdolcinato, ma perchè ho avuto modo di riflettere su cosa significa, almeno per me e mio marito, amarsi !

Ieri sera abbiamo fatto un giro in macchina (con il pupo caricato dietro) e abbiamo parlato dei nostri problemi.
La parola problemi non deve far pensare a chissà quali catastrofi, ma come ogni coppia anche noi abbiamo nodi da sbrogliare e soprattutto da non trascurare perhè poi se no diventano indistricabili.
Così ogni tanto con un bel giro in macchina li affrontiamo, magari litighiamo, magari no, dipende, ma li facciamo emergere, ne parliamo, cerchiamo soluzioni e ci diamo appuntamento per decisioni e risoluzioni.
Tema di ieri: tassazioni, detrazioni, assegni familiari ecc...ovviamente è emerso che lo Stato da detrazioni ai ricchi e succhia il sangue a chi onta i centesimi per arrivare a fine mese...ma non proseguo se no oltre a farmi venire il sangue amaro andrei fuori tema...qui ci vorrebbe un post intitolato "Ma perchè gli italiani non si svegliano?".
Mio marito era demoralizzato perchè credeva che a fine anno avremmo avuto più detrazioni con il pupo, invece dovremo restituire addirittura dei soldi, abbiamo dunque parlato di come affrontare la cosa, di come pagare le spese che avevamo preventivato per casa e altre cose, nonchè, come ovvio, come risolvere il problema del mio lavoro, in quanto pare che io guadagnando qualcosa risulto in grado di mantenere mio figlio, ma guadagno troppo poco per rientrare in una fascia degna di detrazioni ...
Parla e parla lui mi ha detto una cosa che mi ha risvegliato sensazioni lontane, a cui in effetti non avevo mai ripensato, cioè che noi da sempre (e per fortuna) ci siamo bastati l'un l'altro, se avevamo un problema bastava uscire assieme un'ora, palarne e consigliarci l'un l'altro il da fare. Ci davamo forza ed eravamo imbattibili, ma questa forza rischiava di diventare una debolezza, infatti quando si è affievolita la capacità di aiutare di uno, automaticamente è mancata la forza all'altro, e viceversa, in un ciclo continuo, che a volte ha portato a scelte sbagliate o confusioni.
Ancora una volta ci siamo detti che noi siamo ancora quei ragazzi di dieci anni fa, con sogni, coraggio, forza e amore, ma soprattutto con rispetto e fiducia reciproca, siamo solo cresciuti e crescendo ci si carica di responsabilità, di ferite, di cicatrici, ora dobbiamo scrollarci questo polverone di incertezze di dosso, e a nome di noi due e di nostro figlio tornare a combattere e sorridere come un tempo.
Oggi lui è in trasferta per lavoro e io non festeggio San Valentino con torte, cioccolatini o fiori, ma con tante coccole l mio cucciolo e con una nuova forza che mi fa mettere al pc ed al telefono per risolvere, tassello dopo tassello, ciò che da troppo tempo ho lasciato in sospeso.
Solo piccoli passi, ma importanti per avviare un lungo cammino.
Perchè amarsi è guardare alla propria vita assieme, curarla e nutrirla ogni giorno.
Perchè quest'anno, ad amarci, siamo in tre !

Buon San Valentino a tutti ! :)

lunedì 6 febbraio 2012

Festeggiamo il primo Giveaway di Corie !


Questa mattina ho trovato questa bella opportunità sul blog di Corie: il suo primo Giveaway !
Ho scoperto da lei che c'è un galateo dei blogger ben preciso (si, lo so, era immaginabile, ma comunque non lo conosco !) e una delle regole è il festeggiamento dei primi 100 followers!
Con il mio post voglio quindi festeggiare insieme a Corie questo suo traguardo.
Quando per la prima volta ho scoperto il suo blog, circa un anno fa, avevo appena aperto il mio e mi divertivo a girare per blog di cucina, arredamento e...mamme !!
Gira che ti rigira tra quest'ultimo gruppo, mi è balzato all'occhio il titolo del suo blog: "A piedi nudi nel parco" e subito mi ha entusiasmata!
Un senso di libertà e leggerezza mi hanno pervasa e anche leggendo alcuni dei suoi post ho potuto constatare che il suo descrivere momenti della vita quotidiana è sempre delicato. Riesce a trasmettere con semplicità e a volte stringatezza le sensazioni che prova, dando sempre nuovi spunti per riflettere su ciò che accade in una casa in cui "regnano" dei bimbi !

Vi consiglio di andare a farle una visitina, anche voi rimarrete piacevolmente colpiti dal suo blog ! )

venerdì 3 febbraio 2012

Per ricucire bisogna trovare lo strappo !


Questa "geniale" frase l'ho pensata stanotte, quando Stefano, dopo essersi svegliato per la poppata delle 3,30 , si è riaddormentato lasciando me in preda all'ansia. Eh si, era esattamente da marzo dell'anno scorso, quando sono rimasta incinta, che l'ansia non sapevo nemmeno più cosa fosse, credevo di averla scacciata e invece ... eccola !
Ricordo che l'anno scorso in questo periodo era davvero buio per me, cercavo un lavoro convinta che non l'avrei mai trovato, che non avrei mai realizzato tutto ciò che desideravo, che ero stata una stupida a lasciar scorrere così la mia vita ecc...poi è arrivato il piccolo fagiolino e io sono schizzata 3 metri sopra il cielo, forse di più! Ho mandato tutto e tutti aff....o dicendo che nulla contava più di lui, e che con lui e per lui ero in grado di fare qualsiasi cosa a suo tempo, che la vita iniziava adesso !
Ma da sta notte ... di nuovo quella sensazione orrenda di essere perfettamente sveglia nel silenzioso cuore della notte, a tu per tu con i miei fantasmi, i miei scheletri, quelli che ogni giorno sotterro e cerco di non vedere...ma invece di risolversi si accumulano e moltiplicano nel mio cuore ! Oddio ! No !
Non posso permettermelo, non adesso che c'è il cucciolo indifeso! Io so cosa vuol dire crescere sentendo poca fiducia nella mamma, pensando che ti vuole bene, ama non è in grado, io l'ho giurato che non avrei mai fatto lo stesso, per cui, devo scrollarmi !
Questo piccolo fagiolino crescerà sentendosi sicuro tra le mie braccia e da questo acquisterà quella coscienza di sè e sicurezza nelle proprie capacità che io probabilmente non ho assimilato abbastanza. Di questo vuoto mi porto ancora dietro la timidezza, la insicurezza, l'ansia, non posso permettere di fare altrettanto con lui !
Infatti con lui cerco sempre di essere solida, anche quando piange a dirotto e nonni e padre iniziano a esaurirsi domandandosi ma cos'ha? cosa non ha ? Io rimango calma, dolce, mai in agitazione, perché ricordo benissimo cosa vuol dire essere cullati da braccia ansiose, agitate (anche se non con te). I bimbi sono spugne e assorbono anche le vibrazioni più nascoste.
Questa è il mio motto che sarà alla base di tutta la sua educazione!
Però, tornando agli strappi, stanotte è successo, di nuovo l'ansia per un futuro che vedo nero.
Certo, la crisi ci da una mano a noi giovani a non creder più in noi, e in cosa dovremmo credere? Se tanto solo c..o, tette e bustarelle sono valorizzate in questa povera Italia che affonda??
Ma il punto è questo, è facendo questo ragionamento che ho pensato, sta notte, che ci deve essere stato uno strappo anni fa, non so dove e non so quando, e che per tornare quello che ero DEVO trovarlo e ricucirlo!
Fino alla maturità ragazza fin troppo studiosa, anzi oggi direi sfigata, ma allora ero semplicemente serena così (a parte amori platonici che rimanevano tali per timidezza quasi cronica). Maturità col massimo, Studi musicali ottimi, mille impegni quotidiani che portavo sempre a buon fine, uscite al sabato con le amiche, gruppi di amici, primo bacio, discoteca, prima vacanze fuori, feste, musica, musica, musica ... insomma, bei tempi in cui tendevo a voler migliorare me stessa, essere più spigliata ecc ... e ci credevo ragazzi, giuro che c'è stato un tempo in cui ci credevo che tutto sarebbe stato bello, faticoso magari, ma bello ! Che potevo conquistarmi ciò che volevo, non dico vedere darmelo gratis, attenzione, ma conquistarmelo si !
Maggio 2002: colpo di fulmine! L'amore della mia vita, ora mio marito, mi si è parato davanti ad un concerto una sera in cui me ne sarei stata a casa tranquilla e invece amici mi avevano convinta ad uscire ... destino, il maggio più bello, l'estate più bella!
Poi lentamente qualcosa è mutato, un po' in meglio, un po' in peggio, non so.
Università a rilento perché senza agevolazioni pagarsela a suon di ripetizioni era dura, a volte non andavo a seguire perché con i soldi che avevo dovevo scegliere se pagarmi il treno o acquistare le dispense, ma stavo finendola ! ragazzi, mi mancano 2 e dico 2 esami !
Ma è lì, credo, che qualcosa ha smesso di funzionare.
Grazie al diploma in arpa guadagnavo bene già a 24 anni, quando tutti gli amici ancora si divertivano, io come una biglia impazzita partivo al mattino e tornavo la sera tra seguire corsi, aula studio, lezione di arpa, prove con altri musicisti oppure lezioni di qualsiasi materia a qualsiasi tipo di bambino o ragazzino e ancora finalmente qualche scuola di musica che mi faceva contratti più seri del solito !
Si, tornavo la sera e la zia con cui ho vissuto da quando avevo 3 anni e a cui ben inteso devo tutto) mi dava della p.....a perché non ero mai a casa. E non c'era verso di farglielo capire che lavoravo e studiavo, e non c'era verso a dirglielo che lei non mi stava mantenendo gli studi, ma me li mantenevo io e che non appena avessi avuto più sicurezza me ne sarei anche andata di casa, mantenendomi da sola e l'avrei curata io lei, ci avrei pensato io a lei che per una vita aveva pensato a me. Col cuore lo dicevo, ma ciò che trovavo tornando a casa era sempre un muso lungo e lei arrabbiata. Certo, dopo scoprimmo che aveva l'Alzheimer, forse non era lei a parlare, forse era questo tremendo morbo, ma le parole colpivano perfettamente il cuore.
La persona a cui avevo dedicato tutti miei sforzi, non li vedeva più, perché dovevo ancora farne?
Poi sono andata a vivere con Fede e a realizzare quello che davvero volevo: stare con lui, avere una mia dimensione, un lavoro che mi appassionasse, una casa a cui dedicare cure, un uomo a ui cucinare cosette sempre nuove...un matrimonio da organizzare, un figlio da desiderare...e tutto quello a cui non ho mai anelato e mai dato peso come una laurea da 110 e lode, una carriera sfolgorante ecc...sono passate in secondo piano (e lo rifarei). Solo che di lì a poco e all'improvviso la mia adorata zia è morta, e non è bastato accudirla nell'ultimo mese della sua vita all'ospedale, quando ormai forse era meglio desiderare che potesse finalmente riposarsi piuttosto che fare scene come quelle che le ho visto fare e di cui non era consapevole...un'insulto alla vita che aveva sempre condotto, un'insulto alla vita in generale...
E' mancata e non ho nemmeno fatto in tempo a dirle che mi sposavo...due mesi dopo mi sono sposata davvero, ma ancora per un anno e mezzo piangevo quasi ogni sera pensando a lei, alla nostra vita assieme, a ciò che mi raccomandava sempre lei, a ciò che voleva per me ...
La vita mi ha fatto superare tutto questo, cambiato casa, avuto un figlio, ma è come se in qualche modo io ossi ancora ferma là, da allora mi mancano 2 esami alla laurea e non ho nemmeno il coraggio di telefonare in segreteria per sapere cosa devo pagare (aprirò un mutuo forse), lavoro sempre allo stesso modo, ma nel mio mondo non basta, mi hanno cambiato le regole da sotto la sedia strada facendo e ciò che ho non basta...mi sento inutile, bloccata, fallita ...

Non voglio questo, ma non so come fare a smettere di essere in questo mood ... sento che si è troppo radicato in me e non basta più far finta che non ci sia.