Volete sapere quando ho capito di amare davvero l'uomo che oggi è mio marito? Quando, una settimana dopo che ci siamo conosciuti, mi ha regalato un disegno, realizzato in fretta e furia davanti ai miei occhi, dal titolo"Noi due, una famiglia".
Sul foglio c'era una piccola macchina azzurra, modello cartoni animati, con all'interno io, lui e tre bei bambini, sulla capot dell'auto, sistemata in modo improbabile, un'arpa (il mio mestiere).
Rimasta senza parole nella mia mente hanno preso forma tre concetti, in veloce sequenza:
1- è pazzo
2- mi prende in giro
3- non ci credo, ho trovato davvero il ragazzo giusto!
Quello che in una settimana ha già capito ciò che è importante per me, ciò che voglio dal futuro, quello che mi ama così come sono e non mi sta arruffianando, ma crede davvero anche lui in questi valori, in una famiglia, mi sta dicendo che per stare assieme è necessario un progetto!!
Insomma quella sera il nostro progetto ha preso forma, il progetto famiglia era delineato, consapevoli delle difficoltà che avremmo incontrato prima da soli e poi con dei bambini, ma felici di essere insieme.
Tutto molto romantico. Un po' meno romantiche sono state le battaglie che abbiamo affrontato per resistere, per migliorarci, per raggiungere ciò che volevamo e ciò che ci siamo promessi guardandoci negli occhi quella sera e poi davanti a Dio due anni fa, ma ora siamo qui, assieme, felici e stiamo passando alla fase due del nostro progetto, quella che prevede l'allargamento della famiglia !
Non tutto è come lo immaginavamo allora, o forse come avremmo sperato che fosse, il lavoro c'è anche se io vivo nella paura che una gravidanza possa farmelo perdere, inoltre a causa del contratto che ho certo non avrò abbastanza agevolazioni per l'arrivo di un bebè. Io e Lui ce lo ripetiamo sempre, sono tempi duri, con ciò che guadagniamo oggi una decina di anni fa non avremmo avuto questi timori, ma dobbiamo farcela comunque.
Ogni tanto rifacciamo i conti, mettiamo da parte qualcosina rinunciando a piccole cose per noi e pianifichiamo eventuali uscite considerando già una bocca in più, anzi, un bebè che, almeno inizialmente, è più di una bocca, è un buco nel portafoglio !
Il mio post non vuole essere un consiglio alle mamme perché non può esserlo, la mia esperienza è ancora agli inizi e anzi, se tra voi qualcuna vuole dare a me qualche suggerimento sarò felice, ma vorrei scrivere qui qualche piccola considerazione, quelle che a volte faccio tra me e me.
Pianificare una famiglia oggi è difficile, bisogna essere un po' contabili, un po' indovini e, perchè no, avere un po' il dono dell'ubiquità !
Gli ingredienti per partire con il piede giusto credo che siano: pianificare bene, aprire la mente ed essere pronti ad affrontare ogni evenienza, organizzarsi al meglio, magari accettando, per chi può, l'aiuto di amici o parenti.
C'è tra di voi qualche aspirante mamma? Anche voi a volte vi svegliate di soprassalto e, colte da una profonda paura, pensate "povero piccolo, cosa gli sto facendo? Lo desidero talmente che lo sto invitando a venire al mondo in un momento in cui non posso accudirlo, come farò, a chi lo affiderò quando andrò a lavorare? Non posso rimanere a casa con lui, se no non potrò comprargli ciò di cui necessita, forse è meglio aspettare, ma quanto?" Ecco, quando mi capita così è meglio se richiudo a forza gli occhi e mi rimetto a dormire, tanto le risposte non ci sono, o meglio, ci sono i fatti.
Ansie e paure sono normali in una società che da ancora poco sostegno alle mamme, ma almeno il sostegno che c'è, io dico, prendiamolo tutto !
Se c'è una buona intesa di coppia e si affronta davvero bene la questione, parlandone e sviscerando dubbi, paure e incertezze, ci si prepara a risolvere problemi pratici e psicologici che un bambino, inconsapevolmente, porta. Chi teme il cambiamento stia pur tranquillo, il cambiamento ci sarà, ma è normale, fa parte della vita e se si è consapevoli di questo, una volta riorganizzati orari, impegni e incombenze, si troveranno nuovi equilibri.
All'interno della nuova vita dobbiamo renderci conto che non siamo più noi i figli, ma siamo passati dall'altra parte della barricata, siamo genitori, per cui le responsabilità sono molte, ma perché vedere tutto ciò con terrore? Anche essere adulti ha dei vantaggi, non ne eravamo forse convinti da piccoli? Così smaniosi di crescere? Da adulti ci si può ancora ritagliare un angolino per sé, magari una passeggiata appena usciti dall'ufficio, magari un film dopo cena col marito, magari una merenda con i figli che con i loro pasticcetti donano colore alle giornate!
Sono fiduciosa che presto il nostro cucciolo arriverà a bussarci alla porta e allora, con il cuore in gola per lo spavento e per la gioia assieme, ci abbracceremo e vedremo l'inizio di una nuova avventura, diversa da quella che abbiamo sognato, ma comunque entusiasmante!
Un in bocca al lupo a tutti coloro che stanno progettando! Buona vita!
Ale
Questo post partecipa al blogstorming
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